Cronaca

La Fondazione Open, vicina a Renzi, nel mirino della magistratura

Fondazione Open perquisizioni

WIKTOR DABKOWSKI / DPA PICTURE-ALLIANCE

Matteo Renzi

Sono in corso nuove perquisizioni, ordinate dalla procura di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open, in attività dal 2012 al 2018 per sostenere iniziative politiche di Matteo Renzi, tra cui convention alla Leopolda. Ne è stato presidente, fino al suo scioglimento, l’avvocato Alberto Bianchi, indagato per traffico di influenze illecite e già destinatario di una perquisizione a settembre nel suo studio, durata tre giorni. Contestato anche il reato di finanziamento illecito ai partiti. Le perquisizioni sono in corso a  Firenze e in altre dieci città italiane. ​

La fondazione Open avrebbe agito da “articolazione di partito politico”, finanziando la corsa per le primarie o il comitato per il sì al referendum, e avrebbe rimborsato spese a parlamentari mettendo loro a disposizione carte di credito e bancomat. Sono queste alcune delle contestazioni alla base della perquisizione scattata questa mattina nella sede di Open a Firenze, presso lo studio del suo ex presidente, l’avvocato Alberto Bianchi.

Bianchi è indagato per traffico d’influenze illecite e finanziamento illecito ai partiti. Sempre stamani sono in corso perquisizioni in altre città italiane (Milano, Torino, Roma, Napoli, Parma, Bari, La Spezia, Pistoia, Alessandria e Modena) anche nei confronti di soggetti non indagati.

Nel corso dell’indagine, la guardia di finanza avrebbe messo in evidenza significativi intrecci tra prestazioni professionali rese dallo studio dell’avvocato Alberto Bianchi e finanziatori della Fondazione Open. Le perquisizioni di oggi sarebbero finalizzate ad accertare questi rapporti.

“Anche oggi ci sono state alcune perquisizioni della Guardia di Finanza in merito a presunti finanziamenti illeciti ai partiti. Oltre al traffico di influenze illecite, sarebbero contestati anche i reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Non è la prima volta che succede una cosa simile. E’ evidente che c’è un problema serio per quanto riguarda i fondi e i finanziamenti che ricevono i partiti che finalmente abbiamo disciplinato con la nuova legge anticorruzione”. Lo afferma in una nota Luigi Di Maio.

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