Cronaca

La fauna selvatica ‘nociva’ in Sardegna si abbatte anche con ‘delegati’

Per i piani di abbattimento della fauna selvatica, per motivi sanitari o tutela delle produzioni agro-forestali e ittiche, le Province della Sardegna e la Città metropolitana di Cagliari potranno impiegare non solo proprietari o conduttori dei fondi, ma anche loro delegati.

La novità è stata introdotta da una proposta di legge sottoscritta dalla maggioranza di centrodestra e approvata a tarda sera dal Consiglio regionale, con 42 sì e 5 astenuti.

La leggina ha modificato un articolo della legge regionale sulla caccia e ha ricevuto parere negativo dal Cal, il Consiglio delle autonomie locali, essenzialmente per questioni di bilancio.

In sintesi: pur conoscendone le difficoltà finanziarie, il Consiglio regionale scarica dal Corpo forestale alle Province nuovi oneri, senza “rispettare il principio cardine della delega o del trasferimento di funzioni, ovvero che le competenze devono essere “adeguatamente corredate di risorse tecniche e finanziarie”. Nel caso le Province non si attivino o lo facciano in ritardo, la Regione potrà esercitare i poteri sostitutivi, con oneri a carico degli enti inadempienti.

Per i piani di abbattimento della fauna selvatica, per motivi sanitari o tutela delle produzioni agro-forestali e ittiche le Province della Sardegna e la Città metropolitana di Cagliari potranno impiegare non solo proprietari o conduttori dei fondi, ma anche loro delegati. La novità è stata introdotta da una proposta di legge sottoscritta dalla maggioranza di centrodestra e approvata a tarda sera dal Consiglio regionale, con 42 sì e 5 astenuti.

La leggina ha modificato un articolo della legge regionale sulla caccia e ha ricevuto parere negativo dal Cal, il Consiglio delle autonomie locali, essenzialmente per questioni di bilancio. In sintesi: pur conoscendone le difficoltà finanziarie, il Consiglio regionale scarica dal Corpo forestale alle Province nuovi oneri, senza “rispettare il principio cardine della delega o del trasferimento di funzioni, ovvero che le competenze devono essere “adeguatamente corredate di risorse tecniche e finanziarie”. 

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