Cronaca

Inchiesta Pio Albergo Trivulzio, la Gdf in Regione

Nuovi sviluppi dell’inchiesta milanese sulle Rsa. È in corso infatti da stamattina l’acquisizione di documenti negli uffici della Regione Lombardia da parte del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Si tratta – a quanto è trapelato – di un’attività collegata all’indagine sulle morti di anziani ospitati al Pio Albergo Trivulzio. “Massima collaborazione” con gli inquirenti è stata annunciata dai vertici delle Regione. “Siamo impegnati a combattere il virus – sostiene il presidente Attilio Fontana – e a proteggere i lombardi, massima collaborazione verso chi svolge le indagini”.

L’inchiesta avviata dal pool guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, coi pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, sta analizzando circa 180 decessi avvenuti nell’ultimo periodo per capire quanti possano essere collegati all’infezione da coronavirus e se vi siano state eventuali negligenze.

Le ipotesi di reato sono quelle di omicidio colposo ed epidemia colposa. Ieri, sempre la Gdf, ha effettuato perquisizioni proprio negli uffici del Pat, sequestrando le cartelle degli ospiti. Lo stesso è stato fatto anche alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

Tra gli indagati, oltre al Direttore generale Giuseppe Calicchio, lo stesso ‘Trivulzio’, come ente. Risponde per la presunta violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilita’ amministrativa i reati commessi dai propri dipendenti. La Guardia di Finanza ha notificato ieri l’avviso di garanzia per questa contestazione ai suoi rappresentanti legali.

Ma inchieste sulle Rsa stanno interessando in queste ora molte strutture della Lombardia: da Cremona a Sondrio a Brescia. In quest’ultima provincia in particolare, una delle più colpite dal coronavirus, i Nas hanno stanno requisendo documenti che riguardano le 86 rsa e le 8 rsd (residenze per disabili) della zona.

L’interessamento della procura è scattato dopo la presentazione di numerosi esposti da parte dalle famiglie di alcuni anziani deceduti nell’ultimo mese. A Bergamo invece l’inchiesta sulle case di riposo ha interessato già 15 strutture che sono state “visitate” dai Nas nelle scorse ore.

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