Cronaca

Il mare di Siracusa era pieno di bombe inesplose

bombe mare Siracusa

Marina Militare

Un ordigno rimosso dai fondali davanti a Marzamemi (Sr)

In undici giorni di operazioni subacquee sono stati neutralizzati 396 ordigni esplosivi e quattromila munizioni nel mare del Siracusano. Dal 23 maggio al 2 giugno i palombari del Gruppo operativo subacquei del Comando Subacquei e incursori della Marina militare, distaccati presso il Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Augusta, hanno condotto due delicate operazioni subacquee nelle acque della provincia di Siracusa tese a neutralizzare i 395 ordigni esplosivi a Marchesa di Cassibile e, in collaborazione con il personale imbarcato sul cacciamine Crotone, una mina da fondo inglese rinvenuta al largo di Marzamemi.

Gli interventi d’urgenza sono stati richiesti dalla prefettura di Siracusa dopo che un uomo che faceva snorkeling aveva segnalato alla Capitaneria di porto di aver visto a Marchesa di Cassibile un residuato bellico. Inoltre il cacciamine Crotone aveva trovato una mina subacquea (durante l’esercitazione Ita minex 2019) a 2,5 miglia nautiche da Marzamemi.

La prima operazione, che ha visto impegnati i palombari del Gos dal 23 al 31 maggio, ha permesso di rimuovere e neutralizzare 87 bombe a mano, 232 proiettili navali di vario calibro, 12 bombe da mortaio, 64 bombe da fucile e quattromila munizioni per armi da reparto, tutti risalenti alla seconda guerra mondiale. Mentre dall’1 al 2 giugno gli uomini dello Sdai sono intervenuti a 38 metri di profondità ed al largo di Marzamemi per imbragare, rimuovere e distruggere una grande mina da fondo inglese.

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