Cronaca

“Il coronavirus è indebolito ma non sconfitto. Molto dipenderà da noi”, ha detto Arcuri

Le misure di contenimento stanno funzionando, ma la vittoria sul virus, indebolito ma non sconfitto, dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti. Trapela cauto ottimismo dal commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri: “La vittoria definitiva non arriverà per decreto, dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti soprattutto nei prossimi giorni. Serve comportarsi, come ha detto il presidente della Repubblica, con tenacia, sacrificio e senso di appartenenza”, ha detto Arcuri alla stampa.

Poi la precisazione: “Il coronavirus è indebolito ma non è ancora sconfitto. Non abbiamo vinto, oggi è la festa della Liberazione ma, che tutti lo capiscano, non ci siamo ancora liberati dal virus, noi non siamo ancora arrivati al 25 aprile nella guerra con questo nemico. Non abbiamo conquistato tutte nostre libertà e componenti normali della vita tutti noi”.  “Lo Stato c’è – ha continuato -ed è tornato a investire con forza su uomini, strutture e dotazione con il fine di garantire a tutti i cittadini un diritto fondamentale che la Costituzione sancisce, quello della salute”. 

Per la App è allo studio un aiuto per gli anziani. Ci sarà “una massiccia campagna comunicativa”. Lo ha annunciato il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa. “L’App – ha precisato – non è un lasciapassare, un passaporto per uscire o un’alternativa al lockdown. Bisogna spiegare agli italiani e non convincerli che serve a loro e a tutti noi. Si convinceranno da soli”.

Sulla App per il contact tracing, Arcuri rivendica tre risultati: “l’infrastruttura su cui i dati italiani risiederanno sarà pubblica ed italiana, la App rispetterà tutte le norme sulla privacy nazionali ed europee. Per step successivi arriverà ad essere strumento costruito intorno al diario sanitario di chi la userà, sarà non solo alert ma anche per le politiche sanitarie da remoto. I contagiati e i loro contatti stretti potranno colloquiare col sistema sanitario nazionale da remoto senza appesantirne gli oneri. Confido che molti italiani la useranno”. 

“Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2”, ha aggiunto poi Arcuri. Ad oggi sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine, le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini. Ci sono poi due imprese italiane che sono al lavoro per realizzare 51 macchine utensili che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. Macchine che lo Stato acquisterà. “Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno”. “Stiamo distribuendo le mascherine – ha detto Arcuri – alla Pubblica amministrazione, agli operatori dei trasporti, alle Forze dell’ordine e a tutte le componenti del sistema pubblico che ripartiranno da 4 maggio. Inoltre distribuiremo i dispositivi di protezione individuale anche alle residenze sanitarie assistenziali, sia pubbliche che private”. 

“I ventilatori sono 4.112, il doppio dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva. Questo significa che non solo hanno funzionato le misure di contenimento ma anche le politiche di acquisizione e distribuzione delle apparecchiature. Oggi nei nostri ospedali c’è un numero di ventilatori doppio rispetto ai pazienti di terapia intensiva”, ha poi concluso il commissario straordinario. 

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