Cronaca

Entro aprile il test sierologico che certifica l’immunità

Il test sierologico che certifica l’immunità al coronavirus arriverà entro aprile. A lanciarlo sarà DiaSorin, gruppo italiano leader nel campo della diagnostica, che si è avvalso della collaborazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Gli studi necessari sono stati già completati, ora si lavora per ottenere il marchio CE e l’autorizzazione all’uso di emergenza della Food and Drug Administration americana.

Il nuovo test sierologico è stato studiato per rispondere all’esigenza di individuare nella popolazione i soggetti che sono già stati infettati dal virus, la cui diagnosi non sia stata effettuata attraverso l’esecuzione di un tampone e di un test di diagnostica molecolare.

Il test potrà essere eseguito su una piattaforma, detta Liaison Xl, che permette una gestione del processo diagnostico interamente automatizzata, consentendo ai laboratori di processare fino a 170 campioni di sieri di pazienti ogni ora, con un livello minimo di intervento richiesto agli operatori del laboratorio. In Italia ve ne sono 500 sparse sul territorio, per un capacità complessiva di elaborare 85.000 test all’ora. Nel mondo vi sono 5000 unità di Liaison Xl.

Il kit sarà reso disponibile nei prossimi giorni ad uso di ricerca e valutazione clinica, per essere commercializzato nelle settimane successive dopo l’ok in Europa e Stati Uniti. 

“L’allarme generato dalla pandemia del Coronavirus – ha detto il direttore scientifico della società, Fabrizio Bonelli – ci ha spinti inizialmente a lavorare ad una soluzione di diagnostica molecolare che siamo riusciti ad offrire in tempi rapidissimi ai laboratori ospedalieri. Ci siamo, inoltre, posti il problema di fornire anche un test immunodiagnostico che desse risposta alla necessità di condurre indagini epidemiologiche per stabilire la percentuale della popolazione esposta al virus in assenza di una diagnosi eseguita con i test molecolari su tampone”.

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