Francesco Mollo / AGF
Manifestazione davanti al Cara di Sant’Anna nel 2010
E’ sul Cara di Isola Capo Rizzuto, il centro d’accoglienza per richiedenti asilo più grande d’Italia con i suoi 1.200 posti, che il Decreto Sicurezza varato dal governo è destinato a produrre gli effetti più consistenti. Da ieri sera, su disposizione della Prefettura di Crotone chiamata ad ottemperare alle prescrizioni del Dl sicurezza, dal Cara sono iniziate le espulsioni di migranti che proseguiranno a scaglioni nei prossimi giorni.
Le prime 24 persone, tutti rifugiati in possesso di un permesso umanitario che in virtù delle nuova normativa non ha più valore, hanno lasciato la struttura nel tardo pomeriggio: tra loro una famigliola con una bimba di appena cinque mesi, nata a Crotone nel maggio scorso, una donna incinta, tre donne vittime di tratta, due ragazzi con problemi psichiatrici, accompagnati fuori dal cancello dagli uomini delle forze dell’ordine e lasciati all’ingresso con i loro bagagli mentre un altro gruppo di giovani migranti che in precedenza aveva inscenato un sit in all’interno del Cara rifiutando di abbandonare la struttura è stato trasportato a bordo di un pullman alla stazione ferroviaria.
La bimba di cinque mesi con i genitori e’ stata presa in consegna dalla Croce rossa presso i cui locali resterà ospite per 20 giorni; quattro ragazzi sono stati accolti momentaneamente dalla cooperativa sociale Agorà, mentre le donne vittime della tratta dovranno essere inserite nel circuito antiviolenza.
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