Cronaca

Cosa succede ai prezzi delle case con l’apertura di un supermercato in zona

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  Afp

Aldi 

Può un supermarket, un discount o un centro commerciale far oscillare i prezzi delle case di un quartiere? Se lo chiedono in Gran Bretagna, dove la catena britannica Waitrose ha svenduto tre dei suoi supermercati al discount tedesco Lidl, scatenando il panico tra i suoi clienti della media borghesia. Il timore, riporta il Guardian, è che gli appartamenti vicino al nuovo supermercato possano perdere valore. Secondo uno studio dello scorso anno di Lloyds Bank, le case godono di un “Effetto Waitrose” che fa alzare del 12% il prezzo. Ma sempre secondo Lloyds negli ultimi 4 anni il valore degli immobili vicino a una catena di supermercati a basso costo, come Lidl, è aumentato del 15%. Non solo. Sempre più persone appartenenti alla classe media scelgono Lidl o Aldi, al punto che i due grandi gruppi tedeschi hanno surclassato Waitrose piazzandosi al quinto e settimo posto tra i maggiori rivenditori di cibo del Regno Unito.

Qual è la situazione in Italia? Non esistono dati sull’oscillazione dei prezzi in questo senso ma la percezione delle principali agenzie immobiliari contattate da Agi è che l’apertura di una catena di supermercati o di un centro commerciale attiri l’interesse sul quartiere. Questo non vale per i centri storici in cui i prezzi dell’immobile è valutato in base alla centralità del luogo, al prestigio e all’importanza storica-artistica.

Secondo quanto riporta il “Market Report – Milano e Roma” di Engel & Völkers in collaborazione con Nomisma, nel 2018 si registra una crescente domanda per investimento, spesso collegata ad un uso dell’immobile parziale o temporaneo. In generale, “soprattutto nelle aree al di fuori del Centro Storico, la domanda privilegia gli immobili ben collegati con la linea metropolitana e i trasporti pubblici in generale e prossimi a servizi di vicinato quali supermercati e negozi”. A Milano la domanda e la compravendita sono in crescita non solo nel centro storico ma anche nelle aree più periferiche o non residenziali. “Nella zona di Cordusio si sta completando una riqualificazione funzionale da zona storicamente finanziaria a zona a vocazione retail e turismo grazie anche ai recenti insediamenti di Starbucks e Uniqlo, dando così nuova vita a una zona importante della città”. A Roma, l’apertura di Leroy Merlin a Fontemeravigliosa ha permesso a molti romani di scoprire l’esistenza di questo quartiere e di inserirlo nella rosa delle zone in cui cercare casa.

La prossimità di un negozio, di una grande catena, dunque, si conferma ininfluente o – sempre più spesso – un valore aggiunto.

Il caso dei ristoranti stellati. Secondo uno studio di Tecnocasa, i ristoranti stellati incidono positivamente sulla riqualifica del quartiere e sui prezzi delle case. “Il legame tra cibo e mercato immobiliare, negli ultimi anni, si è rafforzato – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – come dimostra la domanda di spazi commerciali destinati alla ristorazione: il 24% di chi cerca in affitto attraverso la rete del Gruppo Tecnocasa vuole avviare un’attività di somministrazione e ristorazione”.

Milano, dove sono presenti 4 ristoranti a due stelle e 14 a una, non è sfuggita a questa ondata. In tutti i quartieri ‘stellati’ , emerge dal rapporto, i prezzi degli immobili sono saliti dal 5% fino al 16%. Un merito, quello dei ristoranti anche indiretto: in genere chi apre un’attività cerca un quartiere in crescita, in riqualificazione. E la zona, di conseguenza, inizia ad essere maggiormente frequentata per via del ristorante. L’interesse sale, la domanda anche, e di conseguenza anche il prezzo degli immobili. 

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