Cronaca

Casalvecchio Siculo sostituisce tutti i 358 lampioni pubblici: bolletta ridotta del 70%

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Casalvecchio Siculo

Casalvecchio Siculo è un piccolo comune nella provincia di Messina che, secondo il sito ufficiale, conta 1050 abitanti, un piccolo borgo situato 420 metri sopra il livello del mare, sulle falde del monte Sant’Elia che domina l’intera valle d’Agrò. Un luogo tranquillo, dai sapori antichi, una delle immagini più belle e rappresentative dell’unicità della Sicilia. Una piccola realtà insomma, dalla quale però da oggi potrebbe partire una vera rivoluzione in termini di green economy.

Casalvecchio Siculo infatti è ufficialmente il primo Comune ad aderire all’iniziativa di riconversione energetica per le pubbliche amministrazioni lanciata da Solidarity and Energy, la Energy Service Company nata dalla partnership tra la Fondazione di Comunità di Messina e Sefea, la Società europea della finanza etica e alternativa.

Da lunedì 24 giugno l’intero territorio comunale è illuminato a led, un cambiamento avvenuto grazie al sostengo della Esco che ha finanziato e attuato (partner industriale Beghelli Servizi srl), la riconversione a basso impatto energetico di 358 impianti di pubblica illuminazione, ormai vetusti e altamente energivori, ammodernati e trasformati con le più avanzate tecnologie Light Emitting Diode.

Gli investimenti genereranno un risparmio sul consumo energetico comunale di poco superiore al 70%, mentre il costo della bolletta per il Comune, che prima dell’intervento ammontava a circa 55.000 euro ogni anno, dopo la riconversione si ridurrà a poco più di 12.000 euro, a cui, per i primi nove anni, si dovrà aggiungere il canone per ripagare l’investimento effettuato da Solidarity and Energy.

Un risparmio considerevole che, come già annunciato, verrà reinvestito dalla stessa Esco per sostenere programmi di sviluppo umano sul territorio. In particolare, sarà supportata la creazione di un’associazione di produttori della Valle d’Agrò e di filiere corte tra gli stessi produttori, e in più una rete di esercizi commerciali che hanno aderito alla proposta lanciata da Fondazione di Comunità di Messina, Solidarity and Energy e dalla Camera di Commercio di Messina.

“A questo progetto abbiamo da subito guardato con spirito positivo – dice il sindaco Marco Saetti – non solo perché ci consente di risparmiare in energia per investire sulla comunità, ma soprattutto perché ci offre la possibilità di superare l’isolamento che vivono i nostri produttori e ampliare le reti di relazioni del Comune e dell’intera area”, ma forse ancora più importante il commento di Filippo Granato, vicesindaco di un altro piccolo comune, stavolta catanese, Mirabella Imbaccari, che commenta: “È un modello che ci interessa replicare e che è evidentemente replicabile”.

Dice Graziano Beghelli, in rappresentanza dell’azienda di famiglia: “Liberare risorse da investire in ambito sociale grazie al risparmio energetico è un modello che la mia azienda vorrebbe ripetere decine di migliaia di volte in tutta Italia”. A questo punto c’è solo da capire quanto questo modello si possa effettivamente declinare su realtà più grandi, anche perché il progetto è possibile grazie ad un investimento diretto della Esco, che fa sapere – tramite il presidente Salvatore Politi – che al momento è possibile replicare questa operazione su comunità fino a 50 mila abitanti. 

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