Cronaca

A Roma gli affitti delle case per gli universitari sono aumentate del 6 per cento

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A Roma i prezzi degli affitti universitari aumentano del 6%. La denuncia arriva da Link Roma coordinamento universitario, a poche settimane dall’avvio dell’anno accademico. “L’aumento costringe gli studenti a compiere enormi sacrifici – afferma Link in una nota – o addirittura ad abbandonare gli studi”. Per il quinto anno consecutivo nella capitale i prezzi degli affitti universitari continuano ad aumentare, dichiara il coordinamento: in media per una stanza singola vengono richiesti 400 euro mensili, con un aumento registrato del 6%. Dall’ultima analisi di Solo Affitti risulta che per l’ennesimo anno di fila crescono gli affitti per studenti nelle principali città universitarie italiane, con una media del 6% circa.

“Di fronte a questa situazione non vi sono agevolazioni né politiche pubbliche per aiutare gli studenti a pagarsi una stanza – dichiara Francesco Pellas, coordinatore di Link Roma – troppo spesso ci si ritrova in balia della speculazione immobiliare, di stanze troppo piccole e di contratti inadeguati, se non ad affitti in nero. Chiediamo che il Comune di Roma si impegni ad agevolare gli studenti universitari: è impensabile che nella Capitale solo un fuorisede su 50 riesca ad accedere a un posto alloggio”.

“Nel corso della scorsa primavera – ricorda Pellas – come Link Roma ci siamo mobilitati per contrastare il caro affitti e mancanza di un numero adeguato di residenze universitarie per gli studenti degli atenei romani. Dopo mesi di mobilitazione -prosegue il coordinatore di Link Roma – siamo riusciti a far approvare, contribuendo alla sua scrittura, un nuovo accordo territoriale sugli affitti con il Comune di Roma: grazie a questo, abbiamo garantito affitti più bassi nelle zone universitarie”.

“Ma non ci basta” sottolinea Federica La Pegna, rappresentante degli studenti nella Consulta dell’ente regionale per il diritto allo studio, Lazio DiSCo. “Chiediamo che il Comune di Roma e la Regione Lazio si impegnino nella riconversione del patrimonio pubblico dismesso e dei beni confiscati alle mafie in residenze universitarie. Vogliamo, inoltre, che la residenzialità pubblica venga potenziata e che vengano adottate misure concrete per ridurre la speculazione edilizia e l’aumento esorbitante dei prezzi degli affitti. A partire dall’applicazione dell’accordo territoriale. Come Link Roma – conclude La Pegna – siamo pronti a mobilitarci assieme a tutti gli studenti universitari che si ritroveranno senza un tetto sopra la testa per chiedere al governo maggiori finanziamenti e agevolazioni per poterci permettere di studiare!”.

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