Cronaca

Un carabiniere è stato ucciso a sangue freddo durante un controllo

Sparatoria ucciso carabiniere

Un maresciallo dei carabinieri è stato ucciso in una sparatoria questa mattina a Cagnano Varano, in provincia di Foggia. La vittima, Vincenzo Carlo Di Gennaro, è un maresciallo dell’Arma di 47 anni orignario di San Severo ed era il vicecomandante della stazione del paese. Secondo quanto ricostruisce la Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbe stato colpito a un posto di blocco.

Una pattuglia dei carabinieri ha fermato per un controllo un’auto con a bordo un pregiudicato che avrebbe sparato con una pistola colpendo a morte il maresciallo e ferendo un altro militare di 23 anni in modo non grave. Ha poi tentando la fuga ma è stato bloccato e portato in caserma. 

Secondo la ricostruzione di Foggia Today, a sparare a bruciapelo a Di Gennaro e al suo collega sarebbe stato un 64enne con precedenti per droga.

La dinamica

I due carabinieri stavano effettuando un normale controllo nella città garganica quando hanno visto per strada un uomo di 67 anni, Giuseppe Papantuono, già noto alle forze dell’ordine. A bordo dell’auto di servizio si sono affiancati intimando a Papantuono di fermarsi: in quel preciso istante il 67enne ha preso la pistola e ha sparato. Un proiettile ha raggiunto il maresciallo Di Gennaro mentre un altro ha ferito a un braccio il collega. E’ stato quest’ultimo poi as accompagnare Di Gennaro al pronto soccorso dovce però è arrivato privo di vita. L’omicida è stato bloccato da altri carabinieri e da agenti della polizia locale. 

Le reazioni

“Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le forze dell’ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate” ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini esprimendo il suo cordoglio per la morte del carabiniere 45enne in servizio nella caserma di Cagnano Varano.

“Questa mattina durante un ordinario controllo, nella piazza principale di Cagnano Varano, un criminale ha estratto una pistola e ha sparato contro due nostri Carabinieri. Uno di loro, un maresciallo, è deceduto; l’altro è rimasto ferito ed è in ospedale” ha scritto su Facebook Luigi Di Maio, “Questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l’intero Stato. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!”. 

Il premier, Giuseppe Conte, che si trovava nella vicina Bari, ha chiesto un minuto di silenzio prima del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico. “E’ un giorno triste”, ha commentato, “il sacrificio del maresciallo Vincenzo Di Gennaro avvenuto nel Gargano, il mio Gargano, deve essere incitamento ad avere fiducia nelle istituzioni”. “Se riuscissi in questo mandato a ottenere una piccola percentuale di recupero della fiducia dei cittadini sarebbe un onore”, ha aggiunto.

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e ai Carabinieri: “Deve essere chiaro: non ce ne staremo con le mani in mano. Bisogna rispondere e bisogna farlo con forza”, ha avvertito.

“Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro (…) morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (Foggia), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare” si legge sul profilo Facebook dell’Arma dei Carabinieri. “Lo ha ucciso un uomo – prosegue il post – con precedenti penali che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Il maresciallo era celibe e non lascia figli, diranno le prime note di agenzia. Ma tutti noi ne siamo orfani. I familiari, gli amici, i colleghi. Chiunque abbia a cuore la giustizia e conosca il valore della vita. Arrivederci nel cielo, Vincenzo Carlo. Il viaggio ti sia lieve”.

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