Cronaca

 “Spero di non vedere chi ha ucciso mio figlio condannato a 2-3 anni”

papa alessio salvini di maio

Giada Drocker

Il funerale del piccolo Alessio, a Vittoria

Il papà di Alessio D’Antonio, uno dei due cuginetti uccisi dal Suv a Vittoria, parla all’Agi per mandare un appello ai due vicepremier del governo giallo-verde: “Non voglio ritrovarmi davanti al fatto che chi li ha uccisi se la cavi con due o tre anni di carcere. Ci tengo a fare un appello a Salvini e Di Maio affinché venga fatta piena e vera giustizia. Spero di non ritrovarmi fra qualche tempo a vedere che chi ha ucciso mio figlio e mio nipote venga condannato a due o tre anni. Questo, né io, né mio fratello potremmo accettarlo”.

Le risposte dei due vicepremier all’Agi

A stretto giro sono arrivate le risposte dei due leader politici. Matteo Salvini ha confermato che si impegnerà “perché queste carogne paghino tutto e fino in fondo senza sconti”.  Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio ha detto di raccogliere “le parole di dolore del papà di Alessio e do la mia parola, anche alla famiglia di Simone, che quell’assassino pagherà per quello che ha fatto”. Di Maio ha voluto anche aggiungere come lo “Stato farà giustizia e il governo vigilerà affinché sia fatta in tempi certi, il prima possibile”. 

Le parole del Papà durante il Funerale

“Spero che questa storia che è successa a mio figlio porti avanti qualcosa in termini di giustizia” dice ancora il padre. “Siamo una famiglia intera distrutta, non era un bambino, era la nostra vita, mia, di sua madre. La sua mamma è stata quella che lo ha partorito, erano dolori di gioia e questi sono dolori che non si possono nemmeno raccontare. Siamo costretti anche a lasciare la casa, non possiamo più stare lì… voglio giustizia”.

La dinamica dell’incidente

Giovedì sera il pregiudicato Rosario Greco era arrivato a tutta velocità tentando un sorpasso impossibile in una delle stradine di Vittoria, in provincia di Ragusa. È arrivato affondando il pedale dell’acceleratore della Jeep Renegade, hanno raccontato alcuni testimoni, nonostante di fronte alle porte di casa in tanti cercassero refrigerio nella frescura della sera dopo una giornata di caldo torrido. 

L’uomo era ubriaco e strafatto di cocaina, come riveleranno più tardi gli esami clinici e ammetterà lui stesso. È arrivato e ha travolto due ragazzini di 11 anni che giocavano sul marciapiede. Non si sono nemmeno accorti del suv che, fuori controllo, puntava dritto su di loro. Alessio D’Antonio è morto sul colpo, suo cugino Simone ha subito l’amputazione delle gambe. Ma purtroppo oggi il suo cuore si è fermato. Rosario Greco, con le tre persone che erano con lui a bordo dell’auto, non si è nemmeno fermato a prestare soccorso: si è dato alla fuga solo per essere rintracciato e arrestato dopo nemmeno mezz’ora. 

È prevista per domani pomeriggio nel cimitero di Ragusa l’autopsia sul corpo di Simone. A quanto si sa, la procura avrebbe affidato l’incarico al medico legale Francesco Coco, lo stesso che ha effettuato l’esame autoptico della prima vittima, Alessio

Greco, ora, è accusato di omicidio stradale aggravato dall’essersi messo alla guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di cocaina, e omissione di soccorso. Nella sua auto sono stati rinvenuti una mazza e un manganello telescopico, quindi è stato denunciato anche per porto d’armi atte a offendere. I tre che erano con lui sono stati denunciati per favoreggiamento personale e omissioni di soccorso.  

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