Cronaca

Perché Roberto Formigoni giovedì potrebbe finire in carcere

Per quello che potrebbe essere l’ultimo atto, Roberto Formigoni si affida al professor Franco Coppi, il ‘fuoriclasse’ dei penalisti che, tra i suoi ultimi successi, annovera l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Il rischio di finire in carcere per il politico di centrodestra che ha governato la Lombardia dal 1995 al 2013 è altissimo dopo l’entrata in vigore della cosiddetta ‘spazza-corrotti’. 

Giovedì 21 febbraio la Cassazione è chiamata a confermare o annullare la sentenza di condanna a 7 anni e mezzo di carcere pronunciata il 19 settembre scorso a Milano nel processo in cui l’ex Presidente è accusato di corruzione per i presunti fondi neri creati dalla Fondazione Maugeri, importante polo sanitario pavese, e dall’ospedale San Raffaele. 

Le accuse

Secondo l’accusa, tra il 1997 e il 2011, Formigoni avrebbe aiutato attraverso delibere della giunta i due enti in cambio di favori, sotto forma anche di lussuose vacanze sugli yacht coi suoi amici Antonio Simone, ex assessore alla Sanità, e Pierangelo Daccò, uomo d’affari. I due hanno entrambi patteggiato la pena nel processo d’appello nel maggio dello scorso anno, mentre l’istanza dell’ex presidente per uscire dal processo con due anni di carcere è stata respinta dalla Procura.

Nel frattempo, è arrivata la legge cosiddetta ‘spazza-corrotti’ che, se la Cassazione dovesse confermare la condanna a una pena di qualsiasi entità, aprirebbe le porte della prigione a Formigoni. Perché il reato di corruzione è inserito tra quelli cosiddetti ‘ostativi’ che impediscono di chiedere misure alternative al carcere. In precedenza, invece, con una pena inferiore ai 4 anni, era possibile domandare misure alternative anche per questo reato.

Leggi anche l‘articolo del Corriere della Sera

Diverse opzioni in caso di condanna

Nel caso di condanna, Formigoni ha più di 70 anni e, una volta detenuto, potrebbe chiedere al Tribunale di Sorveglianza di certificare una sua eventuale incompatibilità col carcere  per ottenere la detenzione domiciliare, ma non c’è nessun automatismo in questo senso, tutto deve essere valutato dai magistrati. Esiste anche un’opzione molto favorevole all’imputato, oltre a quella dell’annullamento ‘tout court’ della condanna.

Se gli ‘ermellini’ dovessero annullare con rinvio la sentenza d’appello per risolvere punti controversi in diritto, si dovrebbero celebrare un nuovo secondo grado e poi un’altra Cassazione, ma a luglio di quest’anno tutte le accuse si prescriveranno. Già in Cassazione, stando ai calcoli della Procura di Milano, i capi d’imputazione relativi al San Raffaelle verranno meno per il trascorrere del tempo.

Un finale aperto a tutte le possibilità, dunque, per il politico lombardo, vicino a Comunione e Liberazione, vero mattatore della vita politica iregionale per quasi un ventennio (e poi senatore dell Pdl e di Ncd tra il 2013 e il 2018). Personalità esuberante, tanto da indire un concorso tra i suoi fan per farsi disegnare il  ‘Formaglione’, presentato poi ai giornalisti in conferenza stampa, e da stimolare una delle caricature di maggior successo del comico Maurizio Crozza. Tra i meriti che si è attribuito, quello di avere reso “eccellente” la sanità lombarda, aprendo in modo massiccio ai privati.  

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