Cronaca

Le chance della nazionale di sicurezza informatica agli Europei di Bucarest

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In vista dei Campionati Europei di Sicurezza Informatica, anche quest’anno la Squadra Nazionale di Cyberdefender si è riunita per una settimana negli spazi della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, per rafforzare le proprie competenze e strategie. Il compito di formarne i membri – tra le più giovani e preparate eccellenze italiane del settore – spetta al Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini), da anni impegnato nell’organizzazione della CyberChallenge.IT e investito di questo ruolo direttamente dal Nucleo nazionale per la Sicurezza Cibernetica.

Il ritiro, che si è svolto tra il 16 e il 20 settembre, si allinea alle strategie nazionali sulla sicurezza informatica, come dimostrato anche dalla visita del vicedirettore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), Roberto Baldoni, che venerdì ha voluto incontrare i giovani hacker etici. Scopo del lavoro del Cini è infatti di promuovere le competenze cibernetiche come patrimonio per il sistema Paese, sostenendo i giovani esperti in un percorso formativo d’eccellenza, unico in Europa, con la prospettiva di una migliore capacità difensiva per aziende e istituzioni. Proprio con questo fine, i membri della Nazionale sono stati formati sull’acquisizione di competenze specifiche in numerosi ambiti tra i quali crittografia, sicurezza web, analisi forense di computer e dispositivi mobili e sicurezza dell’hardware.

La prima e più immediata prova che la Nazionale dovrà affrontare sarà quella della European Cyber Security Challenge, che si terrà a Bucarest dal 9 all’11 ottobre. La competizione è promossa dalla Commissione Europea e dall’Agenzia europea per la sicurezza delle reti dell’informazione (Enisa) e vedrà la partecipazione di 20 squadre nazionali europee.

“Per la Squadra Nazionale di Cyberdefender i Campionati Europei sono prima di tutto un’occasione di mettere alla prova le proprie capacità, scoprendo il lavoro di squadra e le speciali competenze di ciascun membro”, ha commentato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini. “Per questo abbiamo deciso di strutturare un percorso di formazione annuale che trova nel ritiro della Nazionale il suo momento più importante, dando ai suoi membri la possibilità di sviluppare un ragionamento e una strategia di squadra”. 

Tra gli obiettivi dell’ECSC vi è quello di “porre la cybersecurity a servizio dell’umanità, per promuovere la pace, preservare la democrazia, la dignità e la libertà di pensiero”, come descritto dai suoi documenti fondanti. Ma il Campionato Europeo è anche un’occasione per eventi, conferenze ed esposizioni di aziende attive nell’ambito della cybersecurity, i cui investimenti sono andati crescendo in modo esponenziale negli ultimi anni.

“Sia dal punto di vista nazionale che commerciale, l’Italia sta crescendo sempre di più in questo ambito. Per questo, con un incredibile sforzo collettivo e corale, in Toscana abbiamo realizzato il Centro di Competenza in Cybersecurity Toscano (C3T): eccellenza nazionale del settore, che mette insieme le migliori risorse delle università di Siena, Pisa e Firenze con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Imt Alti Studi di Lucca, per svolgere attività di ricerca e di trasferimento tecnologico, oltre che per rendere più sicure e protette le infrastrutture critiche del Paese”, ha dichiarato Rocco De Nicola, professore dell’IMT Alti Studi di Lucca e direttore del C3T. 

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