Cronaca

La questione Segre, tra commissione e scorta, su Twitter

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Nicola Marfisi / AGF

Liliana Segre

Tutto è iniziato in Senato, il 30 ottobre, quando è stata approva la mozione Segre con 151 sì e 98 astenuti per istituire la Commissione contro odio, razzismo e antisemitismo. Poi altre cose importanti sono accadute, innescando discussioni e polemiche su Twitter: martedì mattina uno striscione provocatorio di Forza Nuova è apparso di fronte al Municipio 6 a Milano, poco prima che iniziasse l’incontro di Liliana Segre con gli studenti del quartiere. Fino ad arrivare all’assegnazione della scorta a causa delle numerose minacce ricevute. Ora due carabinieri accompagneranno la senatrice di 89enne, che fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva 14 anni.​

La somma di tutti questi avvenimenti ha prodotto tantissimi contenuti su Twitter: 46mila tweet e oltre 237 mila condivisioni e più di 4 mila hashtag utilizzati, con una distribuzione pressoché omogenea in tutta Italia. Leggera prevalenza su due grandi aree metropolitane come Milano (dove risiede Segre) e Napoli. Un tema che scalda l’audience persino di più del taglio dei parlamentari (25 mila conversazioni pubblicate). Suddividendo l’analisi delle emozioni e delle reazioni sui diversi aspetti della vicenda, come si nota dal grafico, la solidarietà alla senatrice è prevalente su Twitter rispetto alle critiche alla commissione che presiede. Scorta alla senatrice, ma la Lega chiede l’esercito per Salvini

Ovviamente i politici si schierano, chi incondizionatamente al fianco della senatrice, chi invece facendo distinzioni e paragoni. La Lega, il cui account è il maggior produttore di contenuti (20%) sulla vicenda, confronta la situazione della senatrice Segre con quella del suo leader Matteo Salvini, chiedendo la protezione dell’esercito privato per quest’ultimo.  

Boldrini (32%) e Zingaretti (16%) sono i più ritwittati, esprimendo totale solidarietà alla senatrice Segre, ma in generale è tutto il fronte progressista unito, con Cirinnà, Orfini, Fratoianni e anche i renziani Teresa Bellanova e Davide Faraone. Giorgia Meloni, con il 10% dei retweet, condivide un video del giornalista Nicola Porro che esprime un giudizio molto severo sulla commissione.

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