Cronaca

La cura del corpo ai tempi del Covid-19, tra ‘ricrescita’ e abusivi

Tempi duri per i patiti dell‘estetica e della cura del corpo costretti, come tutti, a stare a casa. Saloni di parrucchiere e barbieri, palestre e centri estetici sono tassativamente chiusi per l’emergenza Covid-19 e, pertanto, bisogna arrangiarsi tra le mura domestiche. Per chi desidera tenere la propria testa in ordine e i capelli molto corti, la soluzione fai da te più gettonata è senza dubbio quella della macchinetta tagliacapelli. Alcuni, però, nonostante le norme lo vietino, provano a contattare i parrucchieri per chiedere un taglio veloce.

Paolo Ledda, parrucchiere e responsabile di quattro saloni tra Cagliari e centri limitrofi, conferma che qualcuno ci prova: “Mercoledì scorso sono passato un attimo in negozio per una sanificazione e per verificare che fosse tutto a posto. Nonostante ci fossero la porta chiusa a chiave e la serranda abbassata a metà – racconta -, due ragazzi hanno bussato all’ingresso per chiedermi se potevo tagliare a entrambi i capelli. Li ho, ovviamente, mandati via. Non escludo, però, che si possano essere rivolti a qualche abusivo che, con tutti i rischi che ciò comporta, magari sta continuando a lavorare sottobanco”. Il proliferare dell’abusivismo in questo settore è stato più volte denunciato dalla Confartigianato che ha sottolineato, oltre al danno economico per il settore, anche i pericoli di contagio in questo periodo di emergenza sanitaria.

Chi, invece, prima della serrata per il Coronavirus, si affidava al parrucchiere di fiducia per una tinta – magari effettuata con varie tecniche e sfumature, come ‘balayage’, ‘degradé’ o ‘shatush’ -, ora si ritrova a fare i conti con una fisiologica ‘ricrescita’ che avanza. “Le clienti che mi stanno contattando al telefono – sottolinea Ledda – in genere, mi chiedono come possono fare a casa il colore. Vogliono sapere quale nuance ho utilizzato per la tintura che hanno fatto da me in salone, prima dell’emergenza per il Coronavirus. A chi me lo chiede e non riesce a farne a meno, consiglio di andare in un supermercato, per acquistare una colorazione fai da te, che abbia una tonalità almeno un po’ simile a quella che utilizzo”.

Ai tempi del Coronavirus, sembrerebbe, invece, più gestibile la situazione degli amanti del fitness. Con le palestre chiuse, per continuare a tenersi in forma a casa, quelli con una maggiore forza di volontà si sono ‘armati’ di tappetino, pesetti, cyclette e step. Gli allenamenti proseguono in totale solitudine oppure ‘insieme’ ad altri eventuali amici, in videodiretta su Skype, Whatsapp, Zoom o Team.

Un capitolo a parte, invece, meritano coloro che frequentano in modo molto assiduo i centri estetici. Se molti anni fa erano frequentati solo dalle donne, per cerette, manicure e pedicure, da tempo ormai sono diventati un punto di riferimento anche per tantissimi uomini, giovani e meno giovani, che tengono alla cura del corpo. Tra i trattamenti più richiesti, sia dalle donne che dagli uomini, spicca la depilazione con laser, per eliminare i peli superflui in varie zone del corpo. Se, però, in questo periodo la maggior parte delle donne tende a contattare al telefono la propria estetista di fiducia, per sapere in che modo si può gestire lo smalto semi-permanente applicato sulle unghie, diventate ormai un po’ troppo lunghe, molti uomini, invece, la chiamano per chiedere un altro genere di consigli.

Francesca Mudu, estetista in un centro a Cagliari, intanto, premette che in questo momento a contattarla sono più gli uomini che le donne. “Diversi ragazzi, soprattutto quelli che effettuano la depilazione laser – conferma – mi chiedono come devono comportarsi e quali accorgimenti devono avere, ora che sono a casa. Per questo genere di trattamenti, infatti, ci sono delle sedute programmate ma, in questo periodo, ovviamente, non è possibile rispettare le scadenze. L’unica cosa che posso fare, non potendo lavorare nel centro, è dare qualche consiglio per telefono, in attesa che si possa riprendere l’attività”.

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