Cronaca

Il piano per l’editoria illustrato dal governo durante l’evento Agi

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Mimmo Chianura / Agf

Una rotativa

Per rilanciare il settore dell’editoria e il giornalismo il governo intende adottare una nuova legge di sistema, che si chiamerà Editoria 5.0 che si pone l’obiettivo “di fornire misure efficaci per questo settore così importante per la nostra economia e per la nostra democrazia”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella, che ha presentato le azioni previste nel nuovo piano del Governo Editoria 5.0 per aiutare il mondo dell’informazione nel corso dell’evento “Il futuro dell’informazione: dalla storia d’Italia all’editoria 5.0” organizzato da AGI – Agenzia Italia presso il Piccolo Teatro Studio Melato di Milano.

Per Martella, in questo settore “Il contributo dello Stato è fondamentale come avviene per altro in tutti i Paesi europei” certamente poi “andranno selezionate forme e modi, ma è un impegno sancito anche dalla corte costituzionale recentemente. È un presupposto fondamentale per garantire il pluralismo dell’informazione”. 

“Il sistema editoriale – ha detto Martella – attraversa da almeno un decennio una crisi finanziaria profonda, che ha ormai assunto caratteri strutturali. Allo stesso tempo sono mutati i suoi connotati fondamentali”. “Con riferimento all’informazione primaria – ha aggiunto il sottosegretario – la sua natura di bene pubblico non solo giustifica, ma implica necessariamente un intervento statale. Il mio impegno sarà orientato a verificare tutte le possibili soluzioni, anche di natura legislativa, idonee ad assicurare il necessario sostegno al comparto delle agenzie di stampa, nel rispetto del principio del pluralismo dell’informazione”.

Nella legge di Bilancio c’è il rinvio dei tagli all’editoria che erano stati previsti dal precedente governo. “Nella legge di bilancio è già previsto il differimento, la sospensione di quei tagli che erano stati precedentemente previsti – ha spiegato – . Questa riforma dell’editoria intende selezionare gli interventi indiretti e quelli diretti che possono essere dati a sostegno”. Martella ricorda che “quei tagli avrebbero inciso sull’editoria di prossimità, anche di carattere locale. Palazzo Chigi continuerà a sostenere l’editoria, questo è uno dei presupposti fondamentali”.

“Garantiremo il sostegno alle agenzie di stampa nell’acquisizione dei servizi per la Presidenza del Consiglio con una quota consistente di 40 milioni. Stiamo studiando l’acquisizione del servizio non attraverso la gara d’appalto, ma attraverso un sistema diverso che consenta di trattare le notizie in modo differente dagli altri beni”.

Martella ha annunciato l’intervento a favore di quelle che ha definito “la fonte primaria delle notizie: dalle agenzie di stampa parte tutto” ha sottolineato. “Facciamo in modo che si coniughi pluralismo e competitività dell’offerta” ha auspicato il sottosegretario. Secondo Martella “i giornali continueranno ad esistere. Hanno l’interesse a farsi salvare e a contribuire al salvataggio”. Qualcosa, certo, dovrà cambiare: “Penso a giornali più leggeri e più pesanti allo stesso tempo. Si dovrà integrare la produzione cartacea con quello che ci può essere nel web”.

“Mi auguro che gli anni ’20 del Duemila siano completamente diversi da quelli del secolo scorso. Mi auguro che ci siano valori e principi che non si possono più mettere in discussione e che si possa riprendere nella nostra società un dialogo con meno parole d’odio che stanno caratterizzando gli ultimi anni”

“Qualche responsabilità in questa radicalizzazione ce l’hanno anche i giornalisti, anche se ritengo che ci sia tanto giornalismo di qualità che fa emergere le notizie vere”, ha proseguito Martella. “Il mio lavoro è quello di rilanciare il giornalismo perché è un’asse fondamentale del pluralismo e della democrazia”, ha concluso.

“Dovremmo in tempi rapidi mettere regole al diritto autore e lo inseriremo nella prossima legge di delegazione europea, in modo da recepire la direttiva Ue sul copyright” ha aggiunto, auspicando l’inserimento della norma sul copyright nella legge di delegazione, nella quale avviene il recepimento delle direttive e degli altri atti dell’Unione Europea nell’ordinamento italiano. Tra le altre esigenze da inserire nel campo dell’editoria c’è “la giusta remunerazione dei contenuti editoriali e la giusta rimunerazione del lavoro dei giornalisti, per evitare la dominanza delle piattaforme, che prendono le notizie”. Questo rappresenta una “strada per combattere anche la pirateria e le fake news“, ha concluso.

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