Cronaca

 “Ho gli stessi ideali di Bossi ma la linea di Salvini è vincente”, dice Speroni

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Max Ferrero/Sync / AGF

 Francesco Speroni

“Rimango un secessionista nel cuore” ma “col cervello dico che, guardando i risultati, la linea di Salvini è vincente”. In un’intervista a la Repubblica l’ex ministro per le riforme del primo governo Berlusconi, Francesco Speroni, ricorda come Bossi “alla fine” si sia “iscritto comunque” al nuovo partito di Salvini che non porta più nel simbolo della Lega la dicitura Nord. E proprio il fatto che si sia iscritto “è positivo”.

Però Speroni dice di non condividere le analisi e le critiche dell’anziano leader e presidente onorario del partito a Salvini, perché “alcune non tengono conto della realtà”, e cioè che “la Lega ha perso in Emilia-Romagna e vinto in Calabria, quindi non è stato proprio un errore andare al sud” analizza l’ex ministro, che aggiunge anche che “Bossi ha un grande acume politico ed è sempre un piacere confrontarsi con lui”, ma “non aveva sempre ragione prima, non ce l’ha oggi”, ciò che “vale lo stesso per Salvini”.

Speroni sostiene anche che la questione settentrionale in quanto tale “esiste ancora”, e “c’è da quando è stata fatta l’unità d’Italia” e che la questione dell’autonomia “affronta proprio questo tema, sia per il nord che per il sud”, però pur essendo rimasto “dentro legato ai vecchi simboli e all’ideale”, Speroni si rende anche conto “che adesso l’indipendenza non ha una possibilità pratica”.

“Non siamo scozzesi o catalani” analizza, e pertanto “col cervello dico che guardando i risultati la linea di Salvini è vincente”. E in ogni caso “si tratta di realismo politico” perché “la Lega più che nazionalista è sovranista” e cioè “rivendica il fatto che in Italia comandino gli italiani, un po’ quel che dicevamo per la Padania”.

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