Cronaca

Come cambia l’esame di maturità

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Cristiano Minichiello / AGF 

Maturità 

Conto alla rovescia per la maturità 2019. A nove giorni esatti dalla prima prova scritta, quella di italiano, cresce la preoccupazione dei circa 470 mila studenti che dovranno affrontare un esame ricco di novità.

Il 19 giugno, ai maturandi toccherà misurarsi con il nuovo tema di italiano. Non ci sarà più la traccia storica, al suo posto 3 tipologie di elaborato per un totale di 7 tracce che spazieranno su diversi ambiti, dall’artistico al letterario e filosofico, passando per quello scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Nella tipologia A, con due tracce, sarà richiesta un’analisi del testo, nella B, per la quale sono previste tre tracce, l’analisi e la produzione di un testo argomentativo, infine nelle due tracce della tipologia C gli studenti potranno elaborare una riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

“Gli studenti impareranno a esprimere un’idea”

“La vecchia prova di italiano, anche a detta di molti professori, presentava degli aspetti di logorio. Mentre la nuova impostazione, nel lungo periodo, insegnerà agli studenti ad esprimere un’idea, utilizzando una corretta forma della lingua italiana”, ha detto all’Agi Massimo Palermo, professore ordinario di Linguistica all’università per Stranieri di Siena e membro della Commissione che ha redatto le linee guida della prima prova degli esami della scuola secondaria di primo grado e della maturità.

“Come tutte le innovazioni – ha proseguito – ci sarà un primo momento di disorientamento, ma poi speriamo che verranno compresi gli effetti benefici, dal momento che abbiamo cercato di definire meglio le varie tipologie delle prove che tra l’altro diminuiscono, da quattro a tre, mentre le tracce diventano 7. Le prove, uguali per tutti gli indirizzi di studio, presuppongono da parte dello studente, non solo una capacità di scrittura ma anche di comprensione”. Il professor Palermo ha poi spiegato che “il cambiamento era già previsto da un decreto legislativo del 2017 e il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, dopo un periodo di riflessione ha deciso di accogliere in toto il documento”.

Per gli studenti le novità, però, non finiscono qui: rivoluzionata anche la seconda prova scritta che verterà non su una, ma su due materie relative all’indirizzo di studio. Infine, non ci sarà piu’ il cosiddetto ‘quizzone’, cioè la terza prova scritta multidisciplinare.

La seconda prova, istituto per istituto

Per quanto riguarda la seconda prova, che si svolgerà il 20 giugno, le due materie scelte per il liceo classico saranno il latino e il greco, matematica e fisica per lo scientifico, scienze umane e diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane-opzione economico sociale, discipline turistiche e aziendali e inglese per l’istituto tecnico per il turismo, informatica e sistemi e reti per l’istituto tecnico indirizzo informatica, scienze degli alimenti e laboratorio di servizi enogastronomici per l’istituto professionale per i servizi di enogastronomia.

Per quanto riguarda la composizione della prova, invece, al liceo classico, sarà articolata in due parti: una versione e un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. Seguiranno tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale. Per il liceo scientifico, la struttura della prova riguarderà la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte.

Per gli istituti tecnici, la struttura sarà costituita da una prima parte, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda, con una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà sulla base del numero indicato in calce al testo. Ad esempio per l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, l’elaborato consisterà in una delle seguenti tipologie: analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio; analisi di casi aziendali; simulazioni aziendali.

Per gli istituti professionali, la seconda prova si comporrà di una parte definita a livello nazionale e di una seconda parte predisposta dalla Commissione, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica. L’elenco completo delle discipline oggetto della seconda prova è disponibile sul sito del ministero dell’Istruzione.

Arrivano le simulazioni

Sia il primo che il secondo scritto, da quest’anno, saranno corrette secondo griglie nazionali di valutazione, che sono state diffuse nel mese di novembre 2018. Per aiutare i ragazzi ad affrontare tutte queste novità agli scritti, il Miur ha per la prima volta organizzato delle simulazioni che si sono svolte, a livello nazionale, il 19 febbraio e il 26 marzo per la prima prova scritta e il 28 febbraio e il 2 aprile per la seconda.

Per quanto riguarda il colloquio orale, la tradizionale tesina sarà sostituita da tre proposte, chiuse in delle buste, elaborate dalla Commissioni esaminatrice sul programma svolto nel corso dell’anno, tra le quali gli studenti potranno scegliere. Per l’inizio dell’orale, non c’è una data uguale per tutti gli istituti, ma agni scuola elaborerà un proprio calendario. Una parte dell’orale sarà dedicata all’esposizione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte e delle attivià fatte nell’ambito di ‘Cittadinanza e Costituzione’, sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.

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