Cronaca

Chiusa la A26. Genova è isolata

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Genova è isolata. Il cattivo stato di salute dei viadotti Fado e Pecetti ha spinto la Procura a segnalare ad Autostrade per l’Italia i rischi e Aspi non ha potuto far altro che chiudere il tratto di A26 in questione per avviare tutte le verifiche necessarie. Uno stop che si aggiunge a quello della A6 e che fa precipitare il capoluogo ligure in un incubo.

La A26 si dirama verso nord da Genova attraversando il Piemonte e si conclude a Gravellona Toce, non lontano dal confine con la Svizzera. Il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha convocato domani mattina il concessionario Aspi “al fine di stabilire gli interventi urgenti per garantire la sicurezza e ripristinare la viabilità”.

“A fronte di gravi ammaloramenti riscontrati, abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti in direzione Genova Ventimiglia, sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti”, ha fatto sapere la Procura di Genova. E così, a partire dalle 21:30, è vietato il traffico sulla tratta dell’autostrada A26 compresa tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone in entrambe le direzioni.

“Tale misura”, ha spiegato Autostrade, “viene assunta per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta. La Direzione di Tronco condividerà i risultati di tali verifiche con gli enti competenti”. La Procura, che indaga oltre che sul crollo di ponte Morandi, anche sui presunti falsi report relativi allo stato di salute di alcuni viadotti tra i quali il Pecetti, “attende le verifiche di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge”.

Una notizia che rappresenta l’ennesima doccia fredda per una Liguria ormai in piena crisi sul fronte della viabilità. Il quadro della situazione lo dipinge il governatore ligure Giovanni Toti ​prima di entrare in riunione in Prefettura a Genova, dove è stato convocato col sindaco Marco Bucci: “Genova”, denuncia, è totalmente isolata: è tornata a essere probabilmente quella che era negli anni ’30. La A7 ha numerosi cantieri, la A26 è chiusa, la A6 conoscete il suo destino da ieri”. Il riferimento è al crollo del viadotto avvenuto ieri sulla A6, a seguito di una imponente frana che si è staccata a un chilometro da Savona, in direzione Torino.

Toti: “Perché solo ora misure così drastiche?”

Il presidente della Regione, avvertito della chiusura in A26 dall’ad di Aspi, Roberto Tomasi, si appella al governo affinché intervenga urgentemente per garantire “la sicurezza dei cittadini” e “l’economia non solo di Genova e della Liguria, ma del Nordovest d’Italia che dipende dai nostri porti, francamente oggi non raggiungibili e anche la viabilità di una regione dove si pagano le tasse e dove vi è oggi un diritto costituzionale non garantito, che e’ quello della mobilita’”.

“Per la sicurezza dei cittadini, auspichiamo che si facciano tutte le indagini del caso. Si resta stupefatti che si arrivi ad un anno e 4 mesi dal crollo di Ponte Morandi a provvedimenti così drastici, senza che prima nessuno abbia pensato di intervenire”, ha aggiunto Toti, “mi chiedo che fine abbiano fatto gli ispettori del ministero, i periti, contro periti, tutti coloro che per un anno e 4 mesi hanno analizzato tutto questo”.

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