Cronaca

“C’è chi teme un Vatileaks3, che potrebbe far rabbrividire le versioni 1 e 2”

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Foto: mochilazocultural /pixabay.com 

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“C’è chi teme un Vatileaks3, che potrebbe far rabbrividire le versioni 1 e 2”. In un’intervista a La Stampa, John Allen, vaticanista della Cnn, l’emittente Usa, si esprime così sul “caso Giani”, il capo della Gendarmeria vaticana che ha offerto le proprie dimissioni immediate al Papa, che le ha subito accettate, dopo che lo scorso 2 ottobre ha diffuso alla stampa delle foto in stile “wanted” dei cinque dipendenti della Santa Sede sospesi dalle loro funzioni perché coinvolti nell’inchiesta sugli investimenti immobiliari vaticani da milioni di euro. Oltre alla fuga di documenti riservati.

Papa Francesco è andato su tutte le furie, in particolare per il caso dell’unica donna coinvolta, Caterina Sansone, madre di famiglia che si è ritrovata su un volantino con l’immagine da “ricercata”. Nell’intervista, Allen sostiene anche che molti hanno “paura di parlare di certi temi”. Secondo il giornalista statunitense con base nello Stato estero del Vaticano, le dimissioni d Domenico Giani, il capo della Gendarmeria del Papa, “hanno una portata notevole, soprattutto perché per anni Giani è stato la figura che ha fatto tremare quasi tutti, e perciò era in grado di imporre disciplina”. Dimissioni che ora “suscitano molte domande sul futuro della Gendarmeria” e sul dovere in Vaticano “di rendere conto a qualcuno”.

Queste dimissioni e lo scandalo immobiliare con la diffusione delle foto hanno sconquassato gli equilibri dentro il Palazzo Vaticano? E com’è oggi lo stato di salute della Santa Sede? Secondo Allen “amici e sostenitori di papa Francesco, in generale, stanno bene, gli altri meno” anche se quest’ultimo scandalo ha contribuito a creare un “senso di incertezza” e “paura di parlare”.

Tuttavia la vicenda Giani, per il giornalista americano, “è l’ennesima dimostrazione che le promesse di trasparenza” fatte dai papi e da alcuni collaboratori ‘riformatori’, finora, “rimangono, almeno in parte, sogni”.

Quanto a Papa Francesco, il suo percorso è “in una fase di consolidazione e implementazione” secondo Allen, che tuttavia aggiunge che ora la cosa principale per papa Francesco è di riuscire a “identificare la gente di cui ha bisogno per tradurre la sua visione in realtà”. E in questo caso, forse, l’uscita di Giani “gli potrebbe dare una nuova opportunità per riuscirci dentro le mura vaticane” conclude il giornalista della Cnn.

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