Cronaca

Bombe d’acqua su Roma e Catania. Domani calo termico fino a 10 gradi

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Dopo la bomba d’acqua abbattutasi sul catanese, un violento nubifragio investe Roma, mentre la protezione civile lancia l’allarme su Campania, Basilicata, Molise e Puglia. Dopo le temperature miti della prima metà di ottobre, da domani le temperature si abbasseranno di colpo, anche di 8-10 gradi. L’Italia registrerà un calo drastico dei valori medi con venti freddi che porteranno fino a 8-10 gradi i meno.

Nella giornata di lunedì una perturbazione arriverà sul Tirreno e da lì porterà maltempo sulle regioni del medio Adriatico, in particolare Abruzzo e Molise, e su quelle meridionali, con rovesci e temporali localmente forti. Sono previste piogge isolate anche sul basso Lazio. Nell’Appennino centrale in mattinata scenderà anche la neve. In generale le temperature saranno inferiori rispetto alle medie stagionali.

Per la giornata di martedì il maltempo si sposterà più a sud, scivolando sullo Ionio e portando instabilità anche su Calabria e Sicilia. In compenso le temperature torneranno a salire e in molte zone del Paese sono attesi valori nella norma o leggermente al di sopra. 

A Roma cambio di clima improvviso

Una bomba d’acqua si è abbattuta su Roma attorno alle 19.30, con vento forte e grandine in alcuni quartieri della città. Si registrano già i primi allagamenti, soprattutto nelle zone nord, e disagi alla circolazione. Le previsioni meteo non davano allerte particolari sulla Capitale, dove si è vissuta una giornata dal clima mite, quasi primaverile. Poi improvvisamente il cambio di clima, con la temperatura scesa di diversi gradi e il nubifragio. In particolare risulta allagata la fermata della Metro A Porta Furba. “La sala operativa è informata”, scrive Atac su Twitter. “Si tratta di grande quantità di acqua proveniente da area esterna per forte temporale in corso. Si sta recando squadra pulizie sul posto”.

Nel Catanese bloccata la 417 per Gela

In precedenza un’altra bomba d’acqua aveva investito l’area attorno a Catania bloccando la strada statale 417 per Gela dove gli automobilisti si sono visti arrivare un’ondata di fango e detriti sull’asfalto. I 50 centimetri di pioggia caduti hanno lasciato mezzi di trasporto in ‘panne’ e molti automobilisti sono stati soccorsi dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Nessun ferito ma tanta paura lungo i tre chilometri di statale investiti dal nubifragio.
L’alluvione ha risparmiato Catania ma una forte pioggia è caduta su Palagonia, uno dei territori già colpiti dal violento nubifragio di venerdì scorso.

L’allerta della Protezione Civile

Il Dipartimento della Protezione civile d’intesa ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse in Campania, Basilicata, Molise e Puglia. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per oggi e domani, allerta arancione sull’intero territorio della Campania. Domani, lunedì 22 ottobre, valutata allerta arancione su gran parte di Molise, Basilicata, sui bacini del Lato e del Lenne in Puglia. Allerta gialla sui bacini Alto Volturno e Medio Sangro in Molise, sui restanti settori di Basilicata e Puglia oltre che sull’intero territorio di Lazio, Abruzzo, Calabria e Sicilia.

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi venti forti o di burrasca nord-orientali con locali raffiche di burrasca forte su Emilia-Romagna orientale, Marche e Abruzzo in estensione, dalla tarda serata, a Toscana, Umbria, Lazio, specie sui settori settentrionali, Molise e Puglia settentrionale. Mareggiate lungo le coste esposte. Previste precipitazioni diffuse, dalla serata di oggi, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo, Molise, Campania e Puglia settentrionale in estensione, dalle prime ore di domani, lunedi’ 22 ottobre, a Basilicata, Puglia centro-meridionale, Calabria e Sicilia, specie sui settori settentrionali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. L’avviso prevede inoltre, dal pomeriggio di domani, venti forti o di burrasca dai quadranti orientali, con locali raffiche di burrasca forte sulla Puglia centro-meridionale e, dai quadranti settentrionali sulla Sicilia, specie zone occidentali. Mareggiate lungo le coste esposte.

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