Cronaca

Abbiamo parlato con il ricercatore italiano sospeso dal Cern per sessismo

Abbiamo parlato con il ricercatore italiano sospeso dal Cern per sessismo

Il ricercatore italiano Alessandro Strumia, il professore all’Università di Pisa sospeso dal Cern dopo aver affermato che la “fisica è stata inventata e costruita dagli uomini e non si entra per invito”, è convinto di essere stato “censurato da chi non vuole valorizzare il merito”. Contattato dall’Agi, Strumia ha spiegato: “Non ho mai fatto discorsi sessisti o discriminato le donne, ho semplicemente presentato una serie di dati, elaborati da ricerche degli ultimi anni, che dimostrano che nella fisica non c’è discriminazione delle donne, nonostante in tante al seminario al Cern abbiano voluto sostenere il contrario”. Anzi, secondo il professore “i numeri oggettivi dimostrano che a livello di assunzioni si richiede agli uomini parametri più elevati rispetto alle donne”. Ciò che critica Strumia è “quella cultura politica, spesso non sostenuta dalle donne, che vuole sostituire la competenza e il merito con una ideologia della parità”. Il fisico pisano, che oggi ha ricevuto tante telefonate “anche da colleghe che lo sostengono” è convinto che “le persone con il confronto capiranno, anche se molte sono chiuse in un errato istinto di autoconservazione”.

Non commenta, per contratto, la decisione del Cern di sospenderlo ma riconosce “la massima stima” per la direttrice, anche lei italiana, Fabiola Gianotti, la prima donna a guidare il Centro in cui, tra l’altro, vengono condotte le ricerche sul Bosone di Higgs. Lei si era detta “scioccata” dalle parole di Strumia.

Come è nato l’incidente

Strumia aveva pronunciato la frase incriminata in una presentazione a un seminario su “Teorie delle alte energie e gender”, lo scorso 28 settembre. Secondo Strumia, “la fisica non è sessista nei confronti delle donne, ma la verità non ha importanza, perché fa parte di una battaglia politica dall’esterno, non sappiamo chi vincerà. A suo giudizio sono gli uomini a essere penalizzati da una politica di parità che negli ultimi anni ha favorito l’accesso delle donne nel campo della fisica. 

Il Cern aveva affermato di “considerare particolarmente scioccante la presentazione fatta dallo scienziato invitato”, e aveva disposto la “rimozione delle slides” presentate. L’organizzazione dichiara che non era a conoscenza del contenuto della presentazione prima del workshop. “La diversità fa parte del Cern ed è anche uno dei valori fondamentali alla base del nostro Codice di condotta e l’organizzazione è pienamente impegnata a promuovere la diversità e l’uguaglianza a tutti i livelli”, si legge nella nota del Cern, secondo il quale negli ultimi 10 anni la percentuale di donne che lavorano nell’organizzazione è aumentata molto poco e continua a rappresentare solo il 20% circa del personale.

Anche l’Infn sospende Strumia. E l’Ateneo di Pisa indaga

I guai per Strumia, che resta sospeso “in attesa di una indagine”, non finiscono qui. Il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, dopo aver preso visione delle 26 slides presentate dal professore, ha provveduto all’apertura di un procedimento etico avverso Strumia, trasmettendo tutta la documentazione in merito alla Commissione etica dell’Ateneo. La Commissione – si legge in una nota – procederà ad esaminare il comportamento tenuto, valutando se del caso di investire anche il Collegio di disciplina per verificare eventuali ulteriori violazioni delle norme che devono guidare la condotta dei professori universitari. Infine, anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha sospeso il professore “in attesa del risultato degli approfondimenti sul caso”. 

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